A nulla sono servite,finora, le proteste delle scorse settimane di docenti, genitori e alunni , come nel caso dell’istituto 21 Marzo di Petralia Sottana ,dove anche il Comune di recente ha presentato ricorso al Tar. Il progetto di ridimensionamento scolastico portato avanti, suo malgrado, dall’assessore Lagalla porterà all’accorpamento di quindici istituti in Sicilia.Tutto questo dovuto al calo della popolazione scolastica che nell’Isola va avanti senza sosta da almeno un decennio.

In provincia, l’istituto comprensivo di Petralia Sottana  di fatto  è già stato aggregato alle scuole di Petralia Soprana con un unica segreteria.Dal 2021/2022, tutte le scuole dell’infanzia, elementari e medie di Blufi, Bompietro, Petralia Sottana e Petralia Soprana verranno guidate da una presidenza ubicata proprio a Petralia Soprana.  

E a  nulla è servita, come scrive Repubblica,la modifica dei paramenti proposta dalla senatrice siciliana Vittoria Casa (M5S) che ha abbassato da 600 a 500 (da 400 a 300 nelle piccole isole e nei comuni montani) il numero minimo di alunni per mantenere l’autonomia scolastica ed evitare l’accorpamento. Perché nell’Isola le scuole più fragili, quelle con un numero di alunni risicato,nonostante le varie proteste, sono state accorpate ugualmente.  Si spengono cosi, probabilmente definitivamente, le speranze di poter riavere l’autonomia dello storico istituto 21 Marzo di Petralia Sottana,in attesa del pronunciamento del Tar.

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