Cittadini, agricoltori ed allevatori, disperati,soli e indifesi. Il comitato per la salvaguardia del territorio Madonita chiede un incontro urgente con il Presidente Musumeci ed il Governo Regionale. La mancanza di una strategia tecnico politica da parte di chi amministra il territorio e il silenzio delle istituzioni preposte non è più accettabile. Bisogna intervenire al più presto con decisione ed urgenza. Quest’anno, più degli altri anni, i cinghiali e i daini arrivano a branchi e distruggono tutto ciò che trovano sul loro percorso all’interno del Parco e nelle zone limitrofe, probabilmente anche a causa della diminuzione delle attività agricole e diminuizione della presenza umana nei territori dovuto in parte anche all’emergenza Covid. L’espansione di suidi e daini sta mettendo a rischio non soltanto il quieto vivere di cittadini,allevatori ed agricoltori, ma la stessa economia storica, come la pastorizia e le attività agricole, con frutteti e raccolti distrutti. Da non dimenticare, poi, i seri danni causati alla fauna selvatica (come conigli, lepri,pernici,ecc.), alle specie domestiche (come agnelli e capretti), ed alla flora (come ad esempio il Pleurotus nebrodensis, fungo basilisco tipico delle alte Madonie che cresce a quote elevate e che si sviluppa in modo particolare sulle radici marcescenti di una ombrellifera, Prangos ferulacea=Cachrys ferulacea, pianta ormai seriamente compromessa per la presenza massiccia di mandrie di daini e cinghiali, che ne compromettono la regolare crescita vegetativa ). Da non escludere le problematiche sociali di pericolo, in quanto la loro presenza sugli assi stradali delle volte diviene causa di incidenti stradali. Ancora più rilevante l’impatto sul piano igienico sanitario ed il mancato controllo di malattie infettive e delle zoonosi (inquanto alcuni soggetti potrebbero essere portatori di virus e batteri come la malattia di Aujeszky, Brucellosi, Leptospirosi, ecc). Tali tematiche sono state più volte trattate e ci piace ricordare l’incontro, di alcuni mesi orsono, con il Presidente del Parco Angelo Merlino, fresco di nomina, che in quell’occasione abbiamo ringraziato per la sensibilità, interesse e disponibilità mostrateci per affrontare questa annosa problematica, al quale si avanzava la necessità di un piano di gestione faunistico ed avevamo anticipato la disponibilità a callaborare e partecipare alla formazione di un tavolo tecnico che accertasse, nello specifico, gli squilibri ecologici causati dalla popolazione di cinghiali e daini nelle diverse aree del Parco, e definisse l’individuazione di aree critiche dove mettere in atto le misure di prevenzione , l’entità dei danni al patrimonio agricolo e zootecnico, le tipologie di colture danneggiate, i piani di abbattimento le procedure ,ecc. Noi del “Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita”, al solo fine di salvaguardare la nostra agricoltura, le attività sociali, turistiche ed ambientali, vista la mancanza di risposte e soluzioni concrete alle problematiche già piu volte in passato evidenziate, ribadiamo la necessità di chiamare in causa, ancora una volta e di sollecitare, tutti gli attori in gioco, in primis quelli istituzionali, il Governo regionale , l’Ente Parco delle Madonie, i Sindaci, i Consigli Comunali del territorio e per le azioni che attiveremo in sequito al fine di una vera e reale soluzione del problema .

Per il comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita , Vincenzo Dott Allegra.

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