Il Lascito Solidale come vaccino contro l’indifferenza: è il senso della campagna promossa e lanciata oggi dal Comitato Testamento Solidale.
La pandemia ha aggravato le diseguaglianze, ha esacerbato le povertà e ne ha create di nuove. Accanto a una inedita crisi sanitaria, ha generato una diffusa situazione di povertà educativa con la più grande interruzione mondiale dei cicli scolastici nella storia dell’ultimo secolo; ha rimarcato le differenze di genere; ha messo in discussione tanti diritti: alla cura, all’eguaglianza di genere, all’istruzione, al lavoro. Non ultimo, ha evidenziato in modo drammatico l’impatto del nostro stile di vita sull’ambiente. Se esistono dei vaccini per fermare il virus, esso lascerà però dietro di sé una scia di nuovi e vecchi bisogni a cui rispondere. Per farlo, serve il supporto di ciascuno di noi, serve quindi anche un “vaccino” contro l’indifferenza, per stimolare gli anticorpi della generosità e dell’altruismo. Il lascito solidale è un importante “ingrediente” di questo vaccino, perché è una risposta altruistica che guarda al bene di chi resta.
Il Comitato Testamento Solidale è nato nel 2013 per diffondere in Italia la cultura del lascito solidale e oggi conta 23 aderenti: alle 6 promotrici – ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children – si sono aggiunte negli anni Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, Apurimac onlus, Associazione Luca Coscioni, CBM, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, UICI e Vidas.
La proposta generale, è arricchita da un contributo di Roberto Vecchioni. Il Professore ha creato infatti una sua personale playlist di brani dedicati al Comitato e legati a 4 valori-chiave: altruismo, empatia, memoria, futuro. Una playlist che vivrà su Spotify per essere di ispirazione e riflessione su questi temi.