Sono già trascorsi sei mesi da quel 7 novembre scorso quando alle ore 20.00 è stato aperto il Reparto Covid presso l’ospedale Madonna del’Alto di Petralia Sottana.Non senza polemiche e diffidenze.Per tracciare un breve bilancio di quanto è accaduto in questo primo lasso di tempo,lo facciamo con il dottore Carlo Cottone,nominato a quella data responsabile del nuovo reparto.”Come dimenticare i momenti “febbrili” che io ed il mio TEAM abbiamo vissuto all’inizio di questa esperienza nuova … prima la grande corsa, contro il tempo e contro TUTTI, per la realizzazione del Reparto e poi la grande “paura” di affrontare un nemico che non conoscevamo, di cui si era parlato, e di cui non sapevamo se avere le giuste armi. Eppure, con grande caparbietà, professionalità e forse anche con un pizzico di incoscienza, ci siamo fatti travolgere dalla voglia di fare del bene, a coloro i quali in quei giorni si sentiva dire in TV morivano nelle macchine o nelle barelle dei Pronto Soccorso in attesa di un sanitario che li prendesse in carico. Si è proprio così, e lo dico con sincera commozione, abbiamo “tolto dalla strada”, con l’apertura del Reparto tanti bisognosi di cure che abbiamo stabilizzato e quasi totalmente mandato a casa, con l’auspicio di una lunga vita dopo il COVID. Il primo di questi pazienti-continua Cottone- è stato alla dimissione una “emozione nuova”, come anche il primo decesso lo è stato. Nuove emozioni ci hanno pervaso. Anche se pochi, ma tutti medici esperti, abbiamo fatto scuola ad un grosso gruppo di “giovani medici” dell’Emergenza che ci sono stati assegnati dall’ASP Palermo, creando con loro un clima di lavoro familiare, che ci permette anche oggi di ricordare ognuno di loro, che ora ha intrapreso altre strade, con emozione ed affetto. Ricordo il suono incessante degli allarmi dei monitor, a cui i primi giorni non eravamo abituati, le emozioni, forse potrei dire le paure, nell’utilizzo di nuove apparecchiature e le nuove esperienze terapeutiche. La voglia di aiutare ci ha sospinti a studiare tanto ed a fare di questa esperienza, ancora non conclusa, un motivo di formazione continua. Oggi a sei mesi da quell’inizio, voglio, come sempre ho fatto, durante tutto questo periodo, ringraziare tutti i miei compagni di questa avventura: Maria Elena Greggi, Giuseppe Ventimiglia, Giovanni Intile, gli Infermieri, gli OSS, il personale della Pulizia e quello della cucina, la Pfe, il “grande TEAM di Giovani Medici dell’Emergenza Covid-19” che si sono succeduti, i Dirigenti Medici in prestazioni aggiuntive provenienti dagli altri nosocomi palermitani, il nostro ex Direttore Sanitario Calogero Zarbo, il nostro Direttore Amministrativo Gioacchino Iraci, e tutti coloro che ci hanno sostenuto e che ci sostengono giornalmente in questa “battaglia” che oggi ha una visione nuova, ma che comunque ancora, seppur con la vaccinazione, che ci dà grossa speranza, non abbiamo vinto … infine, ma non per ultimo ringrazio il mio Maestro Renato Costa, che ha creduto in me affidandomi questo Progetto e questo impegno direzionale.”

Non sappiamo per quanto tempo ancora sarà attivo questo nuovo reparto covid del nosocomio madonita,che ha rivoluzionato tutto il sistema organizzativo,”sparpagliando” in altre strutture del paese ,tutti i servizi soppressi in ospedale.E poi ci sono le promesse,sperando che con restino tali sulla carta..di un rilancio dell’ospedale con nuovi servizi tanto e attesi richiesti dalla popolazione madonita.Che merita rispetto come quella cittadina….