Vogliamo raccontarvi una storia, la storia di tanti e di uno in particolare.
Siamo a Cefalù, dove in questo periodo dell ‘anno tutte le spiagge sono prese d’ assalto da immigrati indiani, tunisini, algerini, marocchini ,ma che  ognuno ha una storia assolutamente unica. Trascorrono ore e ore a camminare senza tregua nelle nostre spiagge, sfoderando sorrisi e facendo vedere la loro merce per venderla e racimolare i soldi per ” sopravvivere”. Oggi vi parliamo di lui, l ‘uomo marocchino dagli occhiali tipo Jhon Lennon, è un artista, viene da Marrakech vende teli mare, come tutti gli altri parte tutte le mattine da Palermo dove vive da circa un anno e insieme ad altri trascorre la giornata a vendere in spiaggia. Lui è sempre sorridente , sembra una gazzella che non si ferma mai . Lo vedi a tutte le ore, sorridente, elegante, sebbene il sole sia cocente e la gente non sempre cortese.
Mi racconti qualcosa di te? Il nome non lo scriviamo, ma è dolce come musica. ” vengo da Marrakech, non sono venuto in Italia con una barca, ma con l ‘aereo, lo sottolinea con enfasi” come a volere dire non sono un ” disperato” sono uno che però ha scelto di venire in Italia perché solo così potevo aiutare la mia famiglia, parte di quello che con fatica guadagno lo mando a mia madre che piange sempre” . ” C ‘è stata la festa della capra così mi dice..ricorda un momento particolare della bibbia , festa simile alla nostra Pasqua, si sta in famiglia, lui è completamente solo dice, questo giorno è triste” .
Nei suoi occhi gentili si vede la nostalgia, trabocca come fiume in piena, poi dice : ” signora, grazie al mio Dio, per quello che mi da.Ascoltarlo è musica per le orecchie, umile ringrazia per l ‘attenzione che gli si sta dando nell’ ascoltare la sua storia, mentre a ringraziare siamo noi che nel vedere le loro fatiche con occhio più attento ci ricordiamo dei tanti privilegi che possediamo , ma non sempre comprendiamo.
A chi si rivolge con sufficienza a loro, ricordiamo di volere essere più umani, e comprensivi, ci lasciamo prendere troppo dalle storie collettive e dimentichiamo di girare l ‘occhio di bue sulle piccole storie come quelle di questo giovane, ha appena trenta anni, tutti i giorni come tanti altri cammina per ore, sopportando caldo, sguardi distratti o insofferenti, vigili che spesso li richiamano, costringendoli in pochi secondi a ritirare la merce per ordinanze che la legge umana impone.
Se solo guardassimo un po’ più in là del nostro naso, scopriremmo realtà umane straordinarie, girandole di anime cariche di storie.
Buona fortuna giovane! Che il destino ti sorrida sempre, Cefalù e la sua spiaggia colorata ti porti gioia!